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L’annata 2018 sarà ricordata come una tra le più calde e produttive dell’ultimo ventennio. Le ottimali maturità e sanità delle uve ottenute sono frutto di una stagione favorevole e di grande soddisfazione nella gestione viticola. Inverno lungo; piovoso e abbastanza freddo; con temperature minime attorno agli 0 °C per la gran parte delle giornate; senza minime eccessive. A differenza delle due stagioni precedenti (2016 – 2017); Il germogliamento; causa un periodo freddo a fine inverno; è iniziato con un ritardo di circa 10 giorni (15 aprile). Le favorevoli condizioni metereologiche; poi; hanno garantito un’ottimale schiusura delle gemme e quindi una buona uniformità del germogliamento; che è avvenuto quasi contemporaneamente per tutte le varietà. A causa di temperature alte per il periodo (massime di 28° C) e l’abbondante disponibilità idrica derivante da un inverno piovoso; si è avuto un veloce accrescimento dei germogli nei primi stadi.Nei primi due mesi della stagione vegetativa; aprile e maggio; abbiamo avuto il maggior incremento termico rispetto allo storico; che si è tradotto in una ottimale e veloce fioritura di tutte le varietà. Le varietà più precoci; come lo chardonnay e il pinot grigio; sono entrate in fioritura a partire dal 30 maggio; mentre quelle più tardive; come sauvignon blanc; malvasia istriana e merlot; già cinque giorni dopo; il 4 giugno. Quindi se la stagione è iniziata in netto ritardo; le alte temperature intercorse dal germogliamento alla fioritura; hanno compresso i tempi del ciclo vegetativo della vite; facendo registrare un certo anticipo fenologico nella parte finale della stagione. Dopo questo particolare inizio climatico; nei mesi di giugno e luglio; le temperature si sono riposizionate sui valori medi storici stagionali. A cavallo del mese di luglio e agosto abbiamo avuto una settimana con un forte innalzamento termico; nella quale si sono verificate temperature superiori a 35 °C. Nel periodo successivo invece le condizioni sono nuovamente rientrate nella normalità stagionale. Dal punto di vista della piovosità; il 2018 è stato caratterizzato da una minor piovosità (-27% rispetto alla media storica); con un accumulo di precipitazioni di 670 mm nel corso della stagione vegetativa. La piovosità minore è stata nel mese di settembre; mentre in luglio e agosto si è sostanzialmente espressa come nella media delle annate. Nonostante una moderata distribuzione delle precipitazioni nella fase estiva; l’elevata evapotraspirazione ha reso necessario il ricorso a dei mirati interventi irrigui per riequilibrare il giusto stress idrico dei suoli. La raccolta è iniziata a partire dall’ultima decade di agosto per le varietà a maturazione precoce come il sauvignon blanc e il pinot grigio; ed è proseguita con grande tranquillità nel mese di settembre per le altre varietà a causa delle favorevoli condizioni climatiche. L’annata potrà essere ricordata come una delle annate più produttive dell’ultimo decennio. Questa tendenza è dovuta ad alcuni fattori che si sono manifestati contemporaneamente; quali: elevata fertilità delle gemme; ottime condizioni termo pluviometriche; eccezionale allegagione dei grappoli; peso medio acino superiore; maggiore attività e efficienza fotosintetica. A tale scopo si è reso necessario intervenire in alcuni nostri crù per ridurre il numero e il peso dei grappoli; attuando un energico diradamento; in alcuni casi siamo persino intervenuti sulla morfologia del grappolo; tagliando ali o parti dei grappoli troppo compatti. La 2018 è un’annata che per condizioni produttive e caratteristiche dei vini assomiglierà molto alla 2008.
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